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“A come Alzheimer”: il dibattito di AltaVita-IRA fornisce indicazioni pratiche per i caregiver

29/09/2025 04:05

Nei giorni scorsi, al Centro Servizi Beato Pellegrino di Padova si è svolto il dibattito “A come Alzheimer: parliamone…”, organizzato da AltaVita-IRA per offrire un supporto concreto a familiari e professionisti che affrontano le sfide della demenza. L’evento ha visto la partecipazione di un team di specialisti che, con un approccio multidisciplinare, hanno fornito indicazioni e strumenti utili per gestire la malattia e fornire supporto ai caregiver. Dopo l’apertura di Alberto Barzaghi, Responsabile organizzativo di AltaVita-IRA, che ha letto il saluto della Direttrice Generale Adelaide Biondaro, i professionisti hanno preso la parola.

Gli strumenti di tutela e il ruolo dei familiari

L’assistente sociale Marta Burattin ha illustrato gli strumenti di tutela che la legge mette a disposizione. Tra questi, la Procura Generale, che permette a una persona lucida di delegare altri a svolgere atti in suo nome, e l’Amministratore di Sostegno, una figura nominata dal giudice tutelare per assistere la persona interessata. La psicologa Chiara Bigolaro ha sottolineato l’importanza della diagnosi precoce, che consente di utilizzare al meglio il tempo a disposizione, per prendere decisioni cruciali e informarsi sui servizi territoriali. Bigolaro ha inoltre ribadito che l’Alzheimer coinvolge l’intera famiglia e che i caregiver non devono isolarsi, dato che il peso emotivo e organizzativo può crescere rapidamente.

Strategie pratiche per la quotidianità

L’educatrice Valentina Zoccarato ha fornito spunti pratici per la gestione quotidiana della malattia, sottolineando come l’approccio debba evolvere in base allo stadio della demenza. Nelle fasi intermedie, l’obiettivo è valorizzare ciò che rimane delle capacità della persona, mentre nelle fasi più avanzate la priorità diventa il benessere e la sicurezza emotiva. L’obiettivo è vivere il presente, attraverso attività semplici ma significative, come cucinare o canticchiare canzoni. La logopedista Alice Principe ha evidenziato che la perdita delle parole, sintomo comune, non significa la perdita della comunicazione; l’invito è a trovare nuovi modi per stare insieme e relazionarsi.

I benefici di un approccio attivo

La geriatra Claudia Ballarini ha posto l’accento sulla crescita delle malattie neurodegenerative, legata all’aumento dell’aspettativa di vita (raddoppiata da inizio Novecento), e ha ribadito l’importanza di un approccio non aggressivo, volto ad accompagnare la persona. La fisioterapista Serena Ragazzo ha messo in evidenza l’utilità dell’attività fisica, sia per la prevenzione (riduce il rischio del 30%) che per la gestione della malattia. L’esercizio, anche se semplice e svolto in casa, apporta benefici sia fisici che psicologici.


Il convegno ha offerto una serie di indicazioni concrete su come affrontare l’Alzheimer, con un focus sul supporto al malato e ai suoi familiari, in linea con l’approccio pragmatico e centrato sulla persona di AltaVita-IRA.

La chiusura, nella sua toccante dignità, la lasciamo alla testimonianza di un caregiver tratta dal docufilm di Paolo Ruffini, di cui alcuni brani sono stati proiettati nell’incontro: i malati di Alzheimer sono viaggiatori del tempo. Ma il loro tempo non appartiene al nostro”.

 

PADOVA, lunedì 29 settembre 2025


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