LA STORIA

SOLIDE RADICI

L’OPERA ERETTA IN UN SOLO ANNO
L’opera benefica ebbe origine a Padova nel 1820 per volontà del canonico Giusto Antonio Bolis (1751-1820), primo Benefattore e Fondatore. Fu eretta in un solo anno nel 1821, prendendo il nome di Casa di Ricovero e d’Industria. L’ubicazione era presso il Monastero di Sant’Anna, in Via Sperone Speroni, soppresso nel 1806 sotto il Regno d’Italia di Napoleone I°. L’antica sede dell’Ente ospita attualmente l’Istituto per Geometri Gian Battista Belzoni.

 

 

LA CASA DI RICOVERO
Nella Casa di Ricovero si accoglievano non solo gli invalidi poveri della Città (quindi inabili al lavoro ed incapaci, per età o condizioni fisiche, di provvedere alla propria esistenza), giovani e vecchi, dando loro vitto, alloggio e assistenza infermieristica, ma si offriva anche assistenza domiciliare alle famiglie più povere.

LA CASA D’INDUSTRIA
Nella Casa d’Industria invece si recavano poveri “validi”, mendicanti e disoccupati, ai quali veniva offerto lavoro, vitto e un po’ di denaro, perché la sera potessero provvedersi di un letto.
In seguito, nel 1828, resosi necessario uno spazio maggiore, la Casa dell’Industria fu collocata nel fabbricato di fronte a Sant’Anna.

Nel 1838 il Comune di Padova, proprietario anche del soppresso Monastero del Beato Pellegrino, sito nella via omonima, ne accordava l’uso al reparto femminile della Casa di Ricovero, dove alcuni anni dopo, nel 1883 veniva costruito un nuovo stabile con esso confinante, dove si trasferì anche il reparto maschile.

LA PIÙ GRANDE OPERA PIA CITTADINA
La Casa di Ricovero, considerata a ragione nei primi anni del secolo “la più grande opera pia cittadina” decise nel 1911 la costruzione di un nuovo fabbricato prospiciente Piazzale Mazzini. In questo edificio, sorto soprattutto grazie al finanziamento della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ebbero posto gli uffici amministrativi.

Nel 1934 fu istituito presso la Casa di Ricovero un “ricovero diurno” per l’accoglienza di quei poveri per i quali mancavano i requisiti statutari per l’ammissione nella casa,oppure la disponibilità di posti, allo scopo di eliminare “per quanto possibile” la questua dalle vie cittadine, fenomeno molto diffuso a quei tempi.

IL DISTACCO DELL’ENTE OSPEDALIERO
Nel 1968 l’Istituto di Riposo e Cura per Anziani cedette, con la riforma del Ministro della Sanità Mariotti, i reparti di “cura” che divennero l’Ospedale Geriatrico di Via Vendramini. Per l’Istituto si è trattato di una vera e propria calamità: fu espropriato, senza alcun indennizzo, della maggior parte delle sue strutture, il tutto aggravato ancor di più dalla cessione di tutti i servizi generali, indispensabili al funzionamento del nuovo ospedale (cucina, magazzini, dispense, guardaroba, ecc.).

ANNI ‘80: NASCONO LE RESIDENZE ROSE, TULIPANI, MIMOSE E FIORDALISI
Per mantenere in vita l’Istituto, dopo il distacco dell’Ente Ospedaliero, si doveva reperire una nuova sede in cui poter garantire lo sviluppo dell’attività istituzionale.

Questa favorevole quanto imprevista possibilità si verificò con l’acquisto dell’istituto “Piccole Suore dei Poveri” di Via Beato Pellegrino 192, costretto a chiudere per scarsità di vocazioni, sulla cui area di circa 7.500 mq. è stato possibile realizzare negli anni ottanta le quattro residenze Rose, Tulipani, Mimose e Fiordalisi.

ANNI 2000, IL NUOVO PENSIONATO PIAGGI E PALAZZO BOLIS
Alla fine del 2001 è stata ultimata la ristrutturazione del Pensionato Piaggi, attivo dal 1956.

Nel 2011 la struttura denominata “Guido Reni”, ubicata nell’omonima via in una parte ristrutturata dell’Istituto Configliachi e operativa dal dicembre 1988, viene dismessa per trasferire i servizi presso la nuova struttura denominata centro servizi Palazzo Giusto Antonio Bolis sita in Selvazzano Dentro (PD).

 

OGGI
Attualmente, l’Istituto AltaVita – I.R.A. è dotato di quasi 600 posti letto in queste sedi operative:

  • il centro servizi Beato Pellegrino con quattro residenze in via Beato Pellegrino 192 – Padova
  • il centro servizi Palazzo Bolis con tre nuclei in Piazza Beatrice de Claricini, 12 – Selvazzano Dentro (PD)
  • il Pensionato Piaggi in Piazzale Mazzini 16 – Padova
  • il Centro Diurno “Casa Famiglia Gidoni” per anziani non autosufficienti in Via Mons. Fortin, 34 – Padova
  • il centro diurno “Monte Grande”, per anziani non autosufficienti, in Piazza Beatrice de Claricini, 12 – Selvazzano Dentro (PD)

È attivo nella sede centrale un Centro Diurno che offre ad anziani autosufficienti riparo, pasti caldi e servizi ludico-ricreativi e culturali.


DAL MONASTERO DI SANT’ANNA AI GIORNI NOSTRI

  • 1873
    La Casa di Ricovero cessa di essere istituto elemosiniero e trasferisce la funzione alla Congregazione di Carità.
    Il 25 aprile del 1873, con Regio Decreto la Casa d’Industria, è dichiarata totalmente autonoma dalla Casa di Riposo.

  • 1881
    L’Opera Pia cessa di essere orfanotrofio e le funzioni relative passano all’istituendo orfanotrofio “Vittorio Emanuele II°”. 
    Il 10 febbraio 1881 il Comune di Padova cede in proprietà alla Casa di Ricovero lo stabile di Sant’Anna e lo stabile di Via Beato Pellegrino a saldo di vecchi e vari debiti da esso contratti con la Casa di Ricovero. Vengono ivi situati gli uffici per l’Amministrazione.

  • 1883
    1 maggio: trasferimento del reparto maschile dal Monastero di Sant’Anna, diventato inadeguato, al nuovo edificio costruito sull’ortaglia annessa al reparto femminile di Via Beato Pellegrino, unificando così i due Reparti.

  • 1890
    L’Opera Pia viene trasformata in Istituzione Pubblica di Beneficenza (I.P.B.) ai sensi della legge 17 luglio 1890 n. 6972.

  • 1893
    La Cassa di Risparmio dona il capitale di lire 80.000 per la costruzione di un nuovo edificio, adiacente agli esistenti, per destinarlo a 120 cronici.

  • 1898
    La Cassa di Risparmio dona la somma di lire 20.000 per la costruzione di una terza ala della Casa di Ricovero per collocarvi l’Istituto per gli incurabili, opera pia autonoma.

  • 1900
    Inaugurato il nuovo Istituto per gli incurabili.

  • 1911
    La Cassa di Risparmio per solennizzare il cinquantesimo anniversario del Regno d’Italia dona la somma per costruire un fabbricato in Piazzale Mazzini nel quale trovano posto gli uffici dell’Amministrazione.

  • 1923
    Le Istituzioni di Assistenza e Beneficenza si trasformano in Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza I.P.A.B., poiché lo Stato considera l’attività dell’Ente non una graziosa concessione, ma un dovere della collettività.

  • 1929
    Inaugurazione dell’ampliamento della Casa per portare l’ospitalità da 580 a 680 posti.

  • 1934
    Grazie all’aumento del patrimonio e quindi delle rendite la Pia Casa aumenta la ricettività a 820 poveri stabili, suddivisi in poveri a carico delle rendite patrimoniali, cronici a carico comunale e dozzinanti a carico di Enti Pubblici e di privati a cui si aggiungono 150 poveri accolti nel Ricovero Diurno.

  • 1936
    Nascita della Pia Opera “Casa Benefica Famiglia Gidoni” in Via S. Fermo, affidata alla amministrazione della Casa di Ricovero.

  • 1956
    22 maggio: i
    naugurazione del Pensionato Piaggi, voluto dal Dott. Giovanni Piaggi, medico “filantropo”, che aveva nominato suo erede universale la Casa di Ricovero di Padova. La Casa di Ricovero allora ospitava già 850 anziani, mentre il nuovo Pensionato avrà una capienza fino a 100 persone.

  • 1972
    L’Istituto di Riposo e Cura per Anziani cede, con la riforma del Ministro della Sanità, Legge Mariotti del 1968, i reparti di “cura”, siti nel complesso edilizio di Via B. Pellegrino e Via Vendramini, che diventano l’Ospedale Geriatrico, Ente autonomo da prima, poi con la riforma del 1978, passerà a far parte dell’U.L.S.S. n. 21. 1976 Acquisto dell’Istituto delle “Piccole Suore dei poveri” in Via B. Pellegrino, angolo Via Citolo da Perugia, per l’edificazione della nuova Casa di Riposo.

  • 1982
    23 gennaio: i
    naugurazione del I° lotto della Nuova Sede, ora residenze Rose e Tulipani.

  • 1984
    Istituzione del Centro Diurno per persone “autosufficienti”, successivamente intitolato al Presidente “Vincenzo Pellecchia”.

  • 1987
    Apertura di una nuova residenza per persone “non autosufficienti” in Via Guido Reni, 96.

  • 1989
    23 ottobre: i
    naugurazione del II° lotto della Nuova Sede, ora residenze Fiordalisi e Mimose
    Trasferimento del “Reparto Miglioranza” di Via B. Pellegrino, 34 alle nuove residenze di Via B. Pellegrino, 192.

  • 1999
    Restauro degli Uffici Amministrativi di Piazzale Mazzini 14.

  • 2000
    L’Istituto di Riposo per Anziani incorpora la Casa Benefica Famiglia Gidoni.

  • 2001 
    D
    icembre: riapertura del
     Pensionato Piaggi completamente rinnovato.

  • 2003
    Acquisizione di n. 57 “Alloggi Protetti”, quartiere Terranegra – Padova destinati a persone anziane, del Centro Diurno per “non autosufficienti” e del Ristorante Bar annesso.

  • 2004
    Conversione del Reparto “Casa Benefica Famiglia Gidoni” in Centro Diurno per “non autosufficienti” “Casa Famiglia Gidoni” in Via Mons. Fortin, 34. Avvio rinnovamento edilizio delle quattro Residenze di Via B. Pellegrino, 192.

  • 2008
    Attivazione del Centro diurno IRA per anziani non autosufficienti “Casa Famiglia Gidoni” a Padova – Terranegra.

  • 2011
    Attivazione del Centro Servizi Palazzo “Giusto Antonio Bolis” a Selvazzano Dentro.

  • 2012
    1 ottobre: i
    ncorporazione delle due Opere Pie amministrate dal R.I.A.B. di Padova: “Fontaniva” e “Pio Istituto Poveri Infermi e Vergognosi” nell’Istituto di Riposo per Anziani (I.R.A) e nuova denominazione in AltaVita – Istituzioni Riunite di Assistenza – I.R.A.

  • 2014
    22 settembre: a
    ttivazione nuovo centro diurno “Monte Grande” presso il Centro Servizi Palazzo “Giusto Antonio Bolis” a Selvazzano Dentro.

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