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Quando la danza incontra la cura: al Beato Pellegrino la ginnastica dolce diventa arte del movimento

10/12/2025 10:15

Un corso unisce fisioterapia, musica e danza per restituire mobilità e gioia di vivere agli anziani ospiti del Centro Servizi di AltaVita-IRA. (VIDEO)

C’è un momento, durante le lezioni del martedì mattina al Centro Servizi Beato Pellegrino, in cui le note di una melodia familiare riempiono la sala e i volti degli anziani partecipanti si illuminano. Non è solo l’eco di un ricordo lontano: è l’inizio di un movimento, studiato con precisione ma eseguito con leggerezza, che riporta il corpo a riscoprire possibilità che sembravano perdute.

Una scommessa sulla qualità della vita

Dal mese di ottobre, il servizio di fisioterapia del Centro Servizi ha intrapreso un percorso che integra l’attività motoria di gruppo con un elemento trasformativo: la musica. Non un semplice sottofondo, ma un accompagnamento strutturato che dialoga con sequenze motorie appositamente studiate per anziani che utilizzano il deambulatore.

«È il primo anno che proponiamo questa attività», spiega Federica Tono, referente del servizio di fisioterapia. «Rispetto al gruppo che facciamo di solito, la differenza è che viene utilizzata la musica e che cercheremo alla fine di preparare una piccola coreografia, se ci riusciremo».

L’apparente modestia di quell’inciso – “se ci riusciremo” – nasconde in realtà un’ambizione importante: non limitarsi alla mera mobilizzazione articolare, ma restituire agli ospiti un senso di realizzazione, un traguardo collettivo da raggiungere insieme.

La competenza della danza al servizio della terapia

A guidare le lezioni è Donatella Chibbaro, insegnante di danza classica presso l’Accademia Ballet Studio di Noventa Padovana, che ha messo la propria esperienza artistica al servizio degli ospiti, studiando un protocollo ad hoc.

«Mi sono studiata dei movimenti di ginnastica abbastanza facili da fare con il deambulatore», racconta Chibbaro. «In modo che ci sia un esercizio motorio che avanza, tipo camminando, e nello stesso tempo possiamo muovere mani, braccia, gambe. Prima di questo, però, faccio un Pilates sulla sedia, in modo da scaldare il corpo e non stancare troppo il fatto di stare in piedi».

La finalità è chiara: «Sbloccare alcune parti del corpo degli anziani che sono doloranti e sono spesso immobili, perché non c’è un’attività per settori del corpo che si fa spesso».

Risultati che parlano da soli

Alla quarta lezione, i primi risultati sono già tangibili. «All’inizio li vedo in difficoltà», ammette l’insegnante. «Poi però, in alcune persone vedo i risultati: si sono rinforzati, si muovono meglio. Altri che hanno proprio dolori articolari, artrosi, rispondono meno. Però io cerco di insistere perché insistendo poi le parti cominciano a sbloccarsi».

È una convinzione che ribalta il senso comune sulla terza età: «Non c’è un’età in cui il movimento non faccia bene o non possa dare dei risultati. Si va gradualmente, però comunque bisogna insistere anche se si sente un po’ di male».

Federica Tono conferma l’entusiasmo crescente: «L’importanza dell’attività motoria di gruppo, in questo caso con musica, è che il gruppo stimola la socialità e quindi stimola anche le persone a impegnarsi e a partecipare in modo costante e con determinazione. La musica poi evoca sempre ricordi, è sempre piacevole e stimola la ritmicità e il movimento».

Il potere evocativo della musica

È proprio la componente musicale a fare la differenza nell’efficacia del corso. Non si tratta solo di un sottofondo gradevole: la musica agisce su più livelli, risvegliando memorie affettive, scandendo il ritmo del movimento, trasformando l’esercizio in esperienza condivisa.

«Nonostante alcune difficoltà dovute alla difficoltà stessa dei movimenti», prosegue Tono, «gli ospiti che partecipano, che hanno accettato di partecipare, sono comunque contenti e danno un riscontro per adesso positivo. Vedremo, appunto, a fine percorso cosa riusciremo a produrre».

Un approccio completo e studiato

Il punto di forza del corso sta nella fusione tra musica, ritmo ed esercizi motori calibrati sulle reali possibilità di persone anziane che si muovono con il deambulatore. La competenza nella danza classica di Chibbaro si traduce in movimenti studiati con precisione tecnica ma accessibili, mentre l’esperienza del servizio di fisioterapia garantisce l’appropriatezza riabilitativa delle sequenze proposte.

L’iniziativa si inserisce perfettamente nel modello assistenziale di AltaVita-IRA, caratterizzato dall’elevato livello di integrazione socio-sanitaria e dall’approccio a “ciclo continuo” che comprende le funzioni di cura sanitaria, sostegno riabilitativo e ospitalità alberghiera.

Il corso proseguirà fino alle festività natalizie, quando – forse – quella piccola coreografia che oggi sembra un’ipotesi ambiziosa diventerà realtà. E sarà il momento in cui un gruppo di anziani, molti dei quali con difficoltà motorie importanti, dimostrerà che la dignità del movimento non ha età, e che la cura può essere anche bellezza.

Sui canali social di AltaVita-IRA un VIDEO che illustra l’iniziativa. LINK: https://www.facebook.com/share/v/19EhXfvJkX/

 

Padova, mercoledì 10 dicembre 2025

 


Il Centro Servizi Beato Pellegrino di AltaVita-IRA, situato in via Beato Pellegrino 192 a Padova, ospita 396 anziani non autosufficienti, offrendo assistenza medica, infermieristica, riabilitativa e alberghiera secondo standard di eccellenza.

 


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